I 4 Sentieri dello Yoga

Tutti vogliamo essere felici e condurre una vita libera dalla sofferenza.

La filosofia yoga suggerisce che la causa principale di tutta la nostra sofferenza è la disconnessione con il nostro vero sé. Questa dimenticanza o ignoranza è chiamata avidya ed è la conseguenza di una mente che si struttura come identià individuale, separata dal resto dell’esistenza.

Secondo il Vedanta, le antiche scritture, ci sono 3 impurità della mente, che causano avidya:

1) Mala, egoismo, pensare solo al beneficio per sé stessi, costruendo un’identità individuale e egoica;
2) Vikshepa, la tendenza della mente a focalizzarsi verso l’esterno, passando costantemente da un pensiero all’altro (la cd. “mente scimmia”);
3) Avavana, la dimenticanza o il non conoscere il nostro vero Sé che ci separa dal resto dell’esistenza.

La pratica dello yoga offre percorsi che dissipano queste impurità mentali, indicandoci la via verso la Verità che già conosciamo nei nostri cuori: siamo oltre il corpo, la mente, le emozioni e l’intelletto.

La Vedanta prescrive 4 sentieri principali per raggiungere e ristabilire la nostra connessione all’Unità e alla Totalità Universale di ogni vita, che è anche l’essenza del nostro essere più profondo.

I 4 percorsi sono:

1) Karma Yoga: lo yoga dell’azione e del servizio disinteressato

Il karma yoga purifica il cuore e brucia le tendenze egoistiche (Mala), incoraggiando un distacco dai frutti delle azioni. In questo modo, non vi è alcuna aspettativa di guadagno o di riconoscimento personale. Tutte le azioni sono focalizzate sull’Unità, stabilendo quindi una connessione con l’Atman o il Vero Sé.

Questo sentiero è in sintonia con coloro che amano vivere in comunità ed hanno una natura estroversa.

Madre Teresa è un esempio di karma yogi.

Per approfondire: Cos’è il Karma Yoga?

2) Bhakti Yoga: lo yoga della devozione

Secondo questa via, una mancanza di fede nell’Essenza Divina ci ha fatto perdere la connessione al nostro Sé Divino. La soluzione, quindi, è l’amore, l’abbandono e la devozione alle qualità divine. Il Bhakti Yoga ci chiede di purificare e trasformare il nostro egoismo, focalizzando la mente su pensieri sacri e trasferendo tutto il nostro amore e le nostre emozioni nell’essenza Divina che permea tutto. Esempi di Bhakti Yoga sono il canto e i rituali devozionali.

Questo percorso è in sintonia, soprattutto, con coloro che hanno una natura emotiva.

Per approfondire: Che cos’è il Bhakti Yoga

3) Raja Yoga: lo yoga della meditazione

Questa via offre la possibilità di calmare la mente attraverso la meditazione. Questo viene fatto tramite gli otto passi dell’Ashtanga, come delineato da Patañjali negli Yoga Sutra.

La maggior parte delle lezioni di yoga, nella società di oggi, è immersa nel percorso del Raja Yoga. Questo percorso è più adatto per coloro che amano una pratica basata sui metodi.

Per approfondire: Che cos’è il Raja Yoga

4) Jñana Yoga: lo yoga della conoscenza

Questo sentiero afferma che la nostra ignoranza, basata sull’ego, ci impedisce di conoscere la nostra vera natura. Usando le tecniche della logica e della ragione, lo yogi può usare la mente per indagare sulla propria natura. Questo rimuove i veli dell’ignoranza e dell’oblio attraverso la conoscenza, e rivela la Verità che è immutabile nei nostri cuori.

Sebbene elencati individualmente, come tutto ciò che esiste, i sentieri sono in realtà intrecciati e coesistono insieme, anche se, di solito, scegliamo un sentiero perché è più in sintonia con la nostra natura. Tuttavia, è sempre bene ricordare che ogni percorso ha elementi comuni con gli altri e, quindi, può esser interessante, in alcune fasi della propria vita, “sconfinare” negli altri per arricchire il proprio viaggio verso l’Unità Universale.

Per approfondire: Che cos’è lo Jñana Yoga?

“Le strade sono molte, ma la verità è una sola” (Gandhi)