Muladhara, il Chakra delle Radici

Il primo chakra si chiama Muladhara (dal sanscrito: radice, base). Si trova tra l’ano e gli organi genitali ed è collegato con il coccige. Attraverso questo chakra, l’energia della Madre Terra viene canalizzata e distribuita nella nostra aura per poi produrre effetti nel corpo fisico.

Rientrano nella sfera d’influenza di Muladhara Chakra i bisogni primari per la sopravvivenza di un individuo. Infatti, questo chakra ci fornisce la stabilità materiale ed il “terreno solido” sul quale costruire le nostre vite. Inoltre, ci procura l’energia necessaria per esser costruttivi e per conseguire risultati positivi. La capacità di crearsi un’esistenza, di procurarsi sicurezze materiali e di assicurare la sopravvivenza della specie attraverso la formazione di una famiglia, sono elementi che appartengono alla sfera d’influenza di questo  chakra.

Infine, il primo chakra costituisce il fondamento vitale di tutti i chakra superiori perché è la fonte della forza vitale: qui, non solo ha sede l’energia kundalini, ma è anche il luogo da cui originano i tre principali canali energetici del corpo umano (sushumna, ida e pingala).
Per poter conservare il suo equilibrio interiore, il primo chakra deve sempre funzionare in armonia con il settimo chakra.

Se il primo chakra funziona in modo armonico, avremo salde radici sia nella vita che in noi stessi. La nostra esistenza sarà caratterizzata da soddisfazioni, stabilità e forza interiore. Ci sentiremo perfettamente integrati nei cicli naturali della vita, mentre le nostre azioni saranno guidate dal desiderio di essere creativamente attivi nel plasmare la nostra esistenza, rispettando gli altri e l’ambiente in cui viviamo. In questo modo, ci sarà facile raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati.

Se il primo chakra non funziona bene, saremo portati ad eccedere nei confronti del cibo, dell’alcool e del sesso. Inoltre, vivremo il mondo come un luogo da sfruttare per appagare le nostre necessità personali, ignorando quelle degli altri.
In questa situazione, se i nostri desideri sono ostacolati da qualcuno, possiamo facilmente diventare aggressivi perché abbiamo paura di perdere quel qualcosa che ci dà sicurezza e un senso di benessere per noi essenziale.

Se, invece, il primo chakra è bloccato o chiuso, la nostra condizione fisica sarà debole e non avremo resistenza fisica ed emotiva. Saremo persone insicure e con molte preoccupazioni nella vita. Avremo la sensazione di aver perso il nostro punto d’appoggio, di galleggiare nel vuoto e di non essere pienamente presenti a noi stessi. Potremo avere difficoltà ad affrontare le problematiche della vita di tutti i giorni, ma potremo anche non avere la costanza e la capacità di portare a termine le cose.

Muladhara, il Chakra delle Radici

Muladhara Chakra

Colore: rosso
Elemento associato: terra
Senso: olfatto
Tipo di energia: energia fisica
Parole e frasi chiave: Io esisto
Principio basilare: desiderio fisico di esistere (in contrasto con la volontà spirituale di essere del settimo chakra)
Simbolo: fiore di loto a 4 petali
Parti del corpo collegate: colonna vertebrale, ossa, denti, unghie, arti inferiori, ano, retto, colon, sangue e formazione delle cellule
Ghiandole associate: SURRENALI

Le ghiandole surrenali sono collocate superiormente al rene,  ai lati della prima vertebra lombare.

Ogni ghiandola surrenale è costituita da:

1) una parte interna, detta porzione midollare, deputata al rilascio di due ormoni importanti: adrenalina e noradrenalina.
E’ controllata dal sistema nervoso centrale che consente l’immediata liberazione di adrenalina e noradrenalina al momento del bisogno, come quando ci si trova dinanzi ad un pericolo improvviso da fronteggiare nel più breve tempo possibile. Infatti, dopo esser stati liberati nel sangue, questi due ormoni aumentano la pressione arteriosa, dilatano i bronchi, accelerano la frequenza cardiaca e la respirazione, stimolano la degradazione del glicogeno, aumentano la glicemia ed inibiscono la peristalsi intestinale.

2) una parte esterna, detta porzione corticale, secernente diversi ormoni steroidei, è sua volta costituita da tre porzioni distinte per struttura e funzione: la zona glomerulare (produce ormoni mineralcorticoidi, come l’aldosterone, per il mantenimento dell’equilibrio idrico); la zona fascicolata (produce glucocorticoidi, come il cortisolo ed il corticosterone, per il controllo del metabolismo di carboidrati, grassi e proteine); la zona reticolata (produce gli ormoni sessuali, come androgeni, estrogeni e progesterone).