Lo Yoga è un valido aiuto per chi ha problemi respiratori, circolatori, digestivi e mestruali.
Un postura scorretta porta le costole inferiori dentro l’addome, limitando il movimento delle costole stesse e la quantità di aria inspirabile. Di conseguenza, l’area inferiore dei polmoni non riceve ossigeno a sufficienza, né riesce a rimuovere i ristagni gassosi.
La postura corretta, invece, apre la regione delle costole inferiori e impiega gli addominali per espirare a fondo ed inspirare più aria. Questo comporta:
1) una maggiore capacità vitale perché aumenta la quantità d’aria, ma soprattutto di prana, che entra nei polmoni;
2) il completo “svuotamento” dei polmoni;
3) l’aumento della capacità di trattenere il respiro che contribuisce al drenaggio del fegato;
4) un aumento del flusso respiratorio.
Sono tutti elementi che portano notevoli miglioramenti per chi ha problemi respiratori.
Una maggiore quantità di aria nei polmoni si traduce in una migliore ossigenazione del cervello e degli altri tessuti, compresi quelli in fase di guarigione.
Il rilassamento muscolare, conseguente alla pratica yogica, aumenta il flusso sanguigno alle aree periferiche del corpo, come le mani e i piedi. Inoltre, vengono incrementati i livelli di emoglobina e di globuli rossi, le cellule che trasportano ossigeno ai tessuti.
Le asana (posizioni yoga) che comportano torsioni del corpo strizzano il sangue venoso dagli organi interni, facilitando l’assorbimento di sangue ossigenato. Se, invece, i muscoli sono cronicamente tesi, limitano il flusso sanguigno attraverso i tessuti. In tal modo, in alcune regioni del corpo, i prodotti di scarto del metabolismo, i cataboliti, possono accumularsi e provocare infiammazioni perché l’apporto insufficiente di ossigeno e di sostanze nutritive ai tessuti, ne inibisce il corretto funzionamento, mentre i muscoli perdono forza ed efficienza e sono più esposti a lesioni.
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Al contrario delle arterie, le vene non sono in grado di sospingere il sangue, ma dipendono dal movimento delle aree adiacenti per farlo scorrere dalla periferia al cuore. Alcune asana (posizioni yoga) facilitano il ritorno del flusso del sangue venoso, migliorando alcuni disturbi di carattere circolatorio, come il gonfiore delle gambe e delle caviglie.
Anche il compito del cuore è agevolato dal più efficiente riflusso. Inoltre, sia le asana che portano la frequenza cardiaca in fase aerobica che quelle che non lo fanno, aumentano la tonicità del sistema cardiovascolare.
Alcune ricerche hanno evidenziato che la pratica yogica diminuisce il battito cardiaco a riposo, aumenta l’assorbimento massimo di ossigeno e la resistenza durante l’attività fisica, oltre ad una significativa riduzione percepita durante il punto massimo dello sforzo.
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Lo stress contribuisce enormemente a creare o a peggiorare i disturbi digestivi ed intestinali.
La tensione nervosa può provocare cattiva digestione, costipazione oppure diarrea. Anche una postura scorretta (spalle ingobbite e testa in avanti) favorisce la costipazione perché comprime l’intestino crasso e interferisce con il normale movimento delle feci. Una muscolatura debole, soprattutto quella addominale, può esser un’altra causa della costipazione. La pratica Yoga rilassa la mente e il corpo e, nel contempo, tonifica la muscolatura addominale risolvendo problemi digestivi e intestinali.
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Mestruazioni assenti, eccessive o irregolari, che provocano fastidi e dolori acuti, possono esser causate da molti fattori sia di carattere generale che locale. Spesso, questi problemi mestruali sono accompagnati anche da tensioni nervose, irritabilità, tremori, scoppi d’ira, senso di pesantenza e crampi nella regione pelvica.
Oltre ai problemi fisiologici e organici, entrano in gioco anche fattori psicologici.
Lo Yoga può esser di grande aiuto in questi casi perché aiuta ad allentare le tensioni pscologiche e le pressioni emotive, mentre l’atteggiamento mentale da negativo diventa positivo.