Secondo lo Yoga, la salute è un concetto olistico che riguarda ogni aspetto della persona ed è definita come un livello elevato di benessere fisico, psicologico, emotivo e spirituale a cui va aggiunto l’ottimismo, la vitalità e la gioia. Solo quando tutti questi elementi sono allineati, si massimizzano le probabilità di mantenere la salute o di guarire.
Poiché è influenzata da un’ampia gamma di fattori, il modo più efficiente per risolvere un problema di salute è quello di agire su più aree simultaneamente. Per esempio, nel caso di malattie cardiache, lo Yoga non si limita a rilevare il livello del colesterolo o la pressione, ma valuta la tensione nervosa e lo stato d’animo dell’individuo, il suo temperamento emotivo, i suoi rapporti con gli altri e se conduce una vita in conformità con uno scopo ulteriore.
Secondo lo Yoga, quindi, la salute è una condizione di equilibrio di elementi fisici, psicologici, emotivi, morali e spirituali (la spiritualità è il completamento della salute e pone le cose umane in una prospettiva universale). Ognuno di questi aspetti devono essere, a loro volta, sani e in equilibrio.
La buona salute non può esser data per certa, ma va conquistata. Lo Yoga ci insegna ad ottenerla mediante le asana, il pranayama e la meditazione che, per trarne il massimo beneficio, devono esser praticati con autodisciplina (tapas).
Però, solo attraverso una perfetta conoscenza del proprio organismo si può capire che corpo e mente sono una cosa unica, indivisibile e che, solo prendendo coscienza di questa simbiosi, si possono prevenire e curare molti disturbi che, altrimenti, si tramuterebbero, inevitabilmente, in malattia (per lo Yoga, la malattia va intesa come un maestro: ci insegna che abbiamo commesso qualche errore nel nostro modo di vivere e di pensare e che, quindi, dobbiamo operare un cambiamento).
È la mancanza di consapevolezza che produce disarmonia e permette alla malattia di insinuarsi. Invece, grazie ad una consapevolezza estremamente sviluppata del proprio corpo, s’impara a percepire accuratamente il funzionamento dei propri organi interni e ad ascoltare i segnali che l’organismo invia.
Tale conoscenza non si basa su congetture ma sull’esperienza diretta. Grazie alla maggiore consapevolezza, si possono fare scelte in sintonia con le esigenze fisiche, psichiche e spirituali dell’organismo, come la scelta delle pratiche più adatte al corpo, quali cibi assumere e quelli da evitare e, persino, le compagnie da evitare.