La buona salute non può esser data per certa, ma va conquistata. E’ una nostra responsabilità.
Lo Yoga ci insegna ad ottenerla mediante asana, pranayama e meditazione che, per trarne il massimo beneficio, devono esser praticati con tapas, cioè con autodisciplina.
Però, solo tramite una perfetta conoscenza del proprio organismo, si può capire che corpo e mente sono una cosa unica, indivisibile.
Prendendo coscienza di questa simbiosi, si possono prevenire e curare molti disturbi che, altrimenti, si tramuterebbero in malattia che, secondo lo Yoga, va intesa come un maestro che ci insegna che abbiamo commesso qualche errore nel nostro modo di vivere e che, quindi, dobbiamo operare un cambiamento.
È la mancanza di consapevolezza che produce disarmonia e permette alla malattia di insinuarsi.
Invece, grazie ad una consapevolezza estremamente sviluppata del proprio corpo, s’impara a percepire il funzionamento dei propri organi interni e ad ascoltare i segnali che l’organismo invia.
Grazie alla maggiore consapevolezza, si possono fare scelte in sintonia con le esigenze fisiche, psichiche e spirituali dell’organismo, come la scelta di pratiche più adatte al corpo, quali cibi assumere e quelli da evitare e, persino, le compagnie da evitare.
Inoltre, in caso di terapia medica, grazie alla consapevolezza yogica, il paziente ha una maggiore partecipazione emotiva che, insieme all’alimentazione, danno un senso di responsabilità che le cure farmacologiche, da sole, non danno.
Om Shanti,
Simona ❤️🙏