Dolore alle spalle: Sindrome dell’elevatore della scapola

Muscolo elevatore della scapola: anatomia e funzioni

Il muscolo elevatore della scapola origina dai processi trasversi delle vertebre cervicali C1-C4.
Si inserisce sull’angolo mediale e nella parte alta del margine vertebrale della scapola.

La sua parte superiore è coperta dal muscolo sternomastoideo, mentre la parte inferiore è situata profondamente rispetto al trapezio.

E’ innervato dai rami del plesso cervicale e del plesso brachiale (C3-C5).

Questo muscolo solleva la scapola e fa roteare la testa quando la scapola è stabilizzata. In caso di contrazione bilaterale, estende il collo. In caso di contrazione unilaterale, inclina il collo dallo stesso lato.

Questo muscolo interviene anche durante l’inspirazione forzata.

Mal di schiena alto: Sindrome dell’elevatore della scapola

L’elevatore della scapola è un muscolo soggetto ad infiammazione in presenza di forti stress continui, sia fisici che emotivi, che provocano contratture muscolari sul muscolo stesso, con la comparsa del dolore alla schiena (parte alta), al collo (cervicalgia) e alla spalla e difficoltà a girare la testa.

Sindrome dell’elevatore della scapola: cause

Queste sono le principali cause che determinano la sindrome dell’elevatore della scapola:

  • postura errata, mantenuta per lunghi periodi (al computer, al cellulare, sul divano…);
  • esercizi in palestra che comportano un eccessivo sovraccarico del muscolo;
  • colpo di frusta;
  • stress emotivo.

Mal di schiena alto, sindrome dell’elevatore della scapola e yoga

Lo yoga è utilissimo per risolvere le contratture al muscolo elevatore della scapola.

Infatti, attraverso asana (posizioni yoga), pranayama (tecniche respiratorie) e meditazione, lo yoga può:

  • rilassare la muscolatura del collo e delle spalle;
  • migliorare la postura;
  • far acquisire consapevolezza delle proprie dinamiche emotive, liberando la mente da tutte le emozioni che impediscono di vivere una vita serena.