Situato al livello del cuore e collegato al timo, è il centro dell’identità, del coraggio di essere sé stessi, dell’amore impersonale e incondizionato, del senso di comunione e di unità con tutto ciò che ci circonda.
E’ il centro dell’intero sistema dei chakra perché collega i tre centri inferiori, fisici ed emotivi, ai tre centri superiori, mentali e spirituali.
E’ connesso con il cuore, il plesso cardiaco, le vertebre toraciche, la cavità toracica, la parte bassa dei polmoni, il sangue, la circolazione sanguigna e l’epidermide.
Sono collegati al quarto chakra sia l’elemento aria che il senso del tatto che rivela la sensibilità del cuore, la capacità di stabilire relazioni, la sua predisposizione alla commozione e la sua capacità di entrare in risonanza con ogni cosa.
Da questo chakra scaturisce la nostra abilità ad entrare in empatia, di simpatizzare con gli altri, di sintonizzarci e di entrare in comunione con le vibrazioni cosmiche.
Sempre tramite questo centro energetico, riusciamo a cogliere la bellezza della natura, come pure quel senso di armonia che esiste nella musica, nelle arti visive e nella poesia.
E’ nel quarto chakra che immagini, suoni e parole si trasformano in sentimenti.
Il fine del quarto chakra è il conseguimento di una perfetta unione attraverso l’amore. Ogni ricerca di relazioni profonde e intime, di unità, di armonia ed amore vengono espresse nel chakra del cuore, anche quando tali sentimenti ci pervengono sotto forma di sofferenza, di pena, di paura del distacco o della perdita di affetto.
Se Anahata funziona armonicamente, la nostra persona irradierà calore naturale, sincerità e felicità. I nostri sentimenti saranno immuni da turbamenti interiori, da conflitti e incertezze. Ameremo per il solo piacere di amare e metteremo sempre il nostro cuore in tutto quello che facciamo.
Ogni mancato riconoscimento del proprio sé, ogni ostacolo alla nostra intima necessità di amare ed essere amati, come pure l’amore interessato, porta ad un blocco del quarto chakra. Saremo estremamente vulnerabili alle offese e dipendenti dall’amore e dall’affetto degli altri. Quando riceviamo un rifiuto, ci sentiamo profondamente feriti, specie se abbiamo avuto il coraggio di aprirci completamente.
A volte, per compensare questa mancanza di amore, adotteremo comportamenti molto amichevoli e servizievoli e, di conseguenza, tratteremo tutte le persone allo stesso modo, in maniera impersonale, senza sentirci realmente partecipi.
I blocchi di questo chakra si esprimono con inadeguatezza, tristezza, instabilità, depressione, indifferenza, insensibilità, freddezza, egoismo, mancanza di empatia, difficoltà nelle relazioni affettive.
Dal punto di vista fisico, si verificano blocchi alle spalle, alle braccia, alle mani. Le spalle contratte e il petto introflesso esprimono sofferenza di cuore.
Il diaframma è uno dei centri più bloccati. Questo significa che blocchiamo le energie istintive dei primi tre chakra affinché non arrivino al cuore e alla coscienza.
Le principali percezioni fisiche si esprimono con dolori al petto (a causa delle contrazione pettorali) e alle spalle. Le mani sono fredde.
Le patologie legate ad un blocco di Anahata sono: disturbi circolatori, ictus, infarto e artrosi scapolare. Inoltre, poiché questo chakra è collegato al timo, un blocco a questo livello compromette le difese immunitarie.
Lo scioglimento di questi blocchi è legato al senso dell’identità e, quindi, alle emozioni e alle ferite più profonde e dolorose.
Anahata Chakra
Colore: verde, rosa
Elemento associato: aria
Senso: tatto
Tipo di energia: energia affettiva
Parole e frasi chiavi: Io amo
Simbolo: fiore di loto a 12 petali
Parti del corpo collegate: cuore, plesso cardiaco, vertebre toraciche, cavità toracica, parte bassa dei polmoni, sangue, circolazione sanguigna, epidermide
Ghiandola associata: TIMO
Il timo è una ghiandola appartenente al sistema endocrino che si trova nella parte alta del mediastino anteriore, tra lo sterno ed i grossi vasi che escono dal cuore.
Gli ormoni prodotti dal timo agiscono in particolare sullo sviluppo di scheletro e muscolatura, sul cuore e sui vasi sanguigni, sull’apparato genitale, e su altre ghiandole endocrine, tra cui la tiroide.
Svolge un ruolo molto importante per ciò che riguarda l’accrescimento corporeo nei primi anni di vita, e influenza lo sviluppo sessuale. Il suo volume varia notevolmente in funzione dell’età: continua ad aumentare fino alla pubertà (quando pesa circa 20-35 grammi), quindi inizia un processo involutivo, durante il quale la massa ghiandolare viene lentamente sostituita da tessuto adiposo (nell’anziano pesa 7 grammi), anche se non scompare mai completamente.
Un’altra funzione del timo è quella di portare a maturazione vari tipi di linfociti, finalizzandoli a distruggere i patogeni intracellulari. Queste cellule, prodotte dal midollo osseo in forma di precursori immaturi, subiscono una serie di trasformazioni diventando dapprima timociti e poi linfociti T (da Timo). La loro attività sta alla base dell’immunità cellulare, secondo la quale l’organismo riconosce e distrugge le cellule infette risparmiando quelle sane. Un’alterazione di questo meccanismo regolatorio spiega il coinvolgimento del timo nelle patologie legate ad alcune malattie autoimmunitarie.
Una volta “addestrati”, i linfociti T non rimangono nel timo, ma migrano verso altri organi linfatici periferici (linfonodi, milza, tonsille ecc.) dove si moltiplicano per svolgere la loro mansione difensiva.
L’involuzione del timo, oltre all’avanzare dell’età, è favorita dall’eccessivo stress, mentre la sua funzione immunitaria è sostenuta da un adeguato apporto di vitamina A.