Cos’è lo Jnana Yoga?

Il Sentiero della Conoscenza

Il percorso dalle asana (posisioni fisiche) conduce, spesso, ad un’indagine più profonda sulla natura dell’essere. Durante la pratica yoga, può capitare di porci la domanda: “Che cos’è questa sensazione che provo quando pratico yoga che le parole non riescono a spiegare?”, oppure “Questo profondo senso di pace che provo nel praticare lo yoga, che cos’è e come posso sentirlo di più?” Per rispondere a queste domande, ci rivolgiamo al percorso dello Jnana Yoga.

Lo Jnana Yoga è lo studio dei testi sulla Realizzazione del Sé e sulla natura di chi siamo veramente per comprendere tutte le sottili sfumature della mente, il suo attaccamento agli oggetti dei sensi e come questi creano i veli di Avidya (ignoranza / dimenticanza) che “soffocano” la nostra conoscenza interiore, secondo cui siamo molto più di ciò che le nostre menti pensano di noi.

Alcuni strumenti che lo Jnana Yoga prende in considerazione per portare lo Yogi al Samadhi sono: discernimento del Reale e del Vero dal transitorio al fugace, l’Equanimità sia nel successo che nell’insuccesso, il vivere nella semplicità e nell’armonia, l’introspezione e dell’auto-analisi.

Perciò, lo Jnana Yoga è il sentiero dei profondi interrogativi interiori, dei problemi esistenziali (purtroppo, assai comuni), della domanda che, spesso, molti si pongono: chi sono io?

Lo yogi che percorre questo sentiero sostiene che non esiste cattiveria, ma solo il semplice fatto che l’individuo, non conoscendo la vera Realtà della vita e la possibilità interiore di ognuno di superare con facilità ogni ostacolo esterno, cerca di difendenrsi, rispondendo con l’egoismo, all’egoismo che lo circonda.
Lo Janana Yoga focalizza con logica profondità il concetto dell’illusione della mente, il Maya, che scaturisce dall’incontrollato inconscio dell’individuo.

Altri importanti concetti che lo Jnana Yoga affronta sono: la transitorietà e l’instabilità della materia, il desiderio che nasce dalla nostra mente inferiore, l’esistenza dell’Atman che è la scintilla divina, presente in ogni essere vivente, il concetto del dolore come importante strumento evolutivo e la possibilità e la necessità di trascenderlo.

Questi ed altri quesiti che, spesso, ci poniamo si sono già affacciati nella mente degli antichi Yogi, che seppero fornire profonde e valide risposte, le quali costituiscono l’elemento essenziale e basilare di questo importante sentiero realizzativo.

Ci sono innumerevoli risorse in questo viaggio dello Jnana Yoga. Quelli più usati sono le Upanishad, i Sutra di Patanjali e la Bhagavad Gita.

Attraverso lo Jnana yoga, ascoltiamo e studiamo queste semplici ma profonde verità, in modo che la nostra mente capisca a livello intellettuale il funzionamento dell’Universo di cui siamo parte inscindibile. Inoltre, attraverso uno studio dedicato, preferibilmente con un insegnante esperto e fidato, è possibile eliminare i veli di Avidya e vedere chiaramente il funzionamento del sistema corpo-mente-intelletto.

Questa parte del viaggio ci porta sulla soglia della vera saggezza, ma la nostra mente è limitata nella sua capacità di comprendere, fino in fondo, questo tipo di conoscenza. Perciò, lo stadio successivo è quello di passare da una conoscenza basata sulla mente ad una conoscenza più profonda, che può essere percepita dal cuore.

Conoscere con la mente, ma sperimentare con il cuore!