La meditazione è il settimo passo dell’Ashtanga Yoga di Patanjali.

E’ un’esperienza di profondo silenzio interiore, anche se la mente rimane completamente vigile e tranquilla.

Infatti, punto cruciale della meditazione è quello di esser coscienti dei pensieri che attraversano la mente, senza analizzarli.

Questo stato silenzioso di veglia interiore costituisce per il corpo un’esperienza nuova da metabolizzare, uno stato di coscienza diverso da veglia, sonno e sogno.

Le recenti scoperte sulla mente e sul corpo dimostrano che questo stato meditativo porta ad un miglioramento della salute perché consente di interrompere il ciclo dello stress costante, abituando il corpo ad un funzionamento più rilassato che ha come risultato una produzione minore di radicali liberi, causa di invecchiamento precoce.

Stress, tensione, ansia, paura, tristezza e delusione possono favorire l’insorgere di malattie perché incidono sul funzionamento mentale che, a sua volta, influisce sul funzionamento fisiologico (ormoni e neurotrasmettitori) e quello del sistema immunitario.

Gli effetti benefici della meditazione sono dovuti all’azione inibitoria che avviene tramite il respiro, del sistema nervoso simpatico, e all’attivazione del sistema nervoso parasimpatico che genera distensione e rilassamento.

Inoltre, durante la meditazione cambia anche la frequenza delle nostre onde cerebrali, così come il ritmo del cervello e dei pensieri.

Tutto ciò consente alla mente di stabilizzarsi gradualmente, fino a raggiungere lo stato di eccitazione minimo.

Questo stato di coscienza si raggiunge grazie a varie tecniche meditative e dipende da un sottile funzionamento del corpo, mentre la qualità della consapevolezza dipende dal nostro benessere. Corpo e sistema nervoso devono funzionare perfettamente affinché la mente sperimenti il suo pieno potenziale. Per questo, la meditazione nello yoga avviene dopo le asana (posizioni yoga) e il pranayama.