In sanscrito jal significa “gola” e dharan vuol dire “flusso”, mentre la parola bandha significa “stringere”, “trattenere”, “contrazione”.
Jalandara bandha si esegue, contraendo la gola e abbassando il mento verso il petto, mantenendo l’apnea.
Attiva ed energizza il Vishudda chakra (il chakra della gola) che aiuta nella comunicazione, nella libertà e nell’espressione di sé.
Questo bandha allunga i muscoli del collo, spesso in tensione durante la giornata.
La zona muscolare del collo e quella alla sua base, come il muscolo trapezio, sono i primi a contrarsi durante le situazioni di stress che subiamo durante la giornata.
Allungando questa muscolatura, la aiutiamo a rilassarsi e, di conseguenza, a rilassare noi stessi.
Questo bandha si esegue in questo modo:
1) fase di preparazione
In posizione seduta e comoda con la colonna vertebrale eretta, dopo aver massaggiato ripetutamente il collo in direzione verticale verso il basso, effettua una profonda inspirazione con le narici. Durante la ritenzione del respiro, piega in avanti la testa, premendo il mento all’interno della fossetta clavicolare.
2) fase completa
Dopo aver inspirato, contrai tutti i muscoli del collo con forza e premi la lingua arrotolata contro il palato interno. Tieni la contrazione a seconda della tua capacità ed esperienza, facendo attenzione a non eccedere. Poi, alza la testa e, rilassando, espira.
3) fase progredita
Siediti nella posizione di padmasana e, durante la contrazione, visualizzare Vishudda chakra.
L’effetto benefico di questo bandha si ripercuote su:
- tutti i nervi cranici e cervicali;
- tiroide, paratiroidi, ghiandole salivari, faringe, laringe, corde vocali;
- sistema nervoso (questo bandha è utile in caso di ansia e stress).
Inoltre, consente di far risalire l’energia pranica verso il cervello per rivitalizzarlo.
E’ sconsigliato effettuare questo bandha in caso di ipertensione, raffreddore, emicrania, nevralgia. Esegui in modo leggero e superficiale, in caso di problematiche cardiache.