Le parole dello Yoga – Shanti

Ogni tanto, mi viene posta questa domanda: “Simona, perché alla fine di una lezione di Yoga, ripeti Shanti per tre volte?”

Non sono l’unica a chiudere una lezione in questo modo. Molti insegnanti di Yoga concludono le loro lezioni, ripetendo per tre volte Shanti, che vuol dire pace.

Ecco perché ripetiamo Shanti per tre volte.

Le antiche scritture vediche ci dicono che cantare Shanti per tre volte, ci permette di superare tre tipi di sofferenze, chiamate “Ashanti” (è l’opposto di Shanti) che hanno origine da tre fonti principali:

🔴 Adhyatmika, sofferenza causata da noi stessi

Si riferisce alla sofferenza “autoinflitta”. Potrebbe trattarsi di sofferenza fisica per una cattiva alimentazione, sofferenza per la mancanza di esercizio fisico, sofferenza mentale per desideri insoddisfatti, oppure sofferenza emotiva.

🔴 Adhibhautika, sofferenza causata dal mondo materiale che ci circonda

Ad esempio, la sofferenza dovuta ad un pettegolezzo cattivo, un omicidio di una persona cara, incidenti, abusi di qualsiasi tipo, la recente pandemia e la guerra in Ucraina sono tutti esempi di questo tipo di sofferenza.

🔴 Adhidaivika, sofferenza causata dalla Natura

Si riferisce alla sofferenza derivante da cause sulle quali non abbiamo alcun controllo, come inondazioni, uragani, tsunami, terremoti, incendi, ecc.

Perciò, nella prima ripetizione di Shanti, invochiamo la nostra pace interiore.
Nella seconda ripetizione, invochiamo la pace per tutte le persone che ci circondano.
Nella terza ripetizione, invochiamo la pace universale.

C’è, però, un’altra interpretazione: il mantra Shanti viene ripetuto tre volte per ritrovare la pace nel nostro corpo, nella nostra mente e nel nostro spirito.

Patanjali, negli Yoga Sutra, afferma che la sofferenza è parte integrante della nostra vita e che sperimentiamo, quotidianamente, almeno un tipo di sofferenza.

Nel sutra 2.16, Patanjali dice, però: “Heyam Duhkham Anagatam”, che si traduce come “La sofferenza che deve ancora venire può essere evitata”.

Ottima notizia! Ma come la evitiamo? Grazie alla pratica Yoga che ci aiuta a far fronte a qualsiasi sofferenza e a vivere il momento presente.

Shanti, una parola di poche lettere che racchiude un grande significato: il nostro forte desiderio di pace dalle tre fonti di sofferenza, per vivere in armonia con noi stessi, gli altri e l’Universo.

Shanti, Shanti, Shanti!

Simona ❤🙏