Pavimento Pelvico, Anatomia e Funzioni

Il pavimento pelvico è un insieme di legamenti e muscoli posti alla base della cavità addominale/pelvica, indispensabile per il sostegno di uretra, vescica, intestino e, nella donna, utero.

Pavimento Pelvico, Anatomia e Funzioni

Il pavimento pelvico ha queste funzioni:

  • sostiene gli organi interni (vescica, uretra, retto e, nella donna, utero e vagina);
  • ha un ruolo fondamentale nel mantenimento della statica del bacino;
  • ammortizza e contiene le variazioni di pressione addominali, dalle più deboli, come la respirazione, alle più intense, come la tosse e lo starnuto;
  • contribuisce alla continenza urinaria e fecale, regolando la chiusura e l’apertura degli sfinteri;
  • contribuisce a sostenere il peso del feto e, durante il parto, asseconda la fuoriuscita del nascituro;
  • previene congestione pelvica, emorroidi, stipsi, grazie alle contrazioni dei suoi muscoli perineali;
  • garantisce una buona sessualità (nella donna, ha un ruolo importante nella fase motoria dell’orgasmo attraverso l’attivazione riflessa di contrazioni ritmiche ripetute; nell’uomo, partecipa al meccanismo dell’erezione e dell’eiaculazione attraverso l’attività contrattile).

 

I muscoli del pavimento pelvico si muovono in sincronia con il diaframma durante la respirazione:

  • durante l’inspirazione, il diaframma scende per fare spazio ai polmoni e, di conseguenza, il pavimento pelvico asseconda l’aumento di pressione all’interno dell’addome, abbassandosi;
  • durante l’espirazione, il diaframma risale e, a sua volta, il pavimento pelvico ritorna al punto di partenza.

 

Il pavimento pelvico è composto da tre strati:

1) diaframma pelvico

Innervato dal plesso pudendo (S3-S4), contraendosi, solleva il pavimento pelvico e contrae il retto e, nella donna, la vagina.
È costituito dal muscolo elevatore dell’ano con i suoi fasci ilio-coccigei, pubo-coccigei (medialmente ai quali decorrono i fasci dei due muscoli pubo-rettali) e ischio-coccigei.

Questo insieme di muscoli stabilizza il bacino e partecipa ai meccanismi di statica e mantenimento della stazione eretta, nonché di tutta la postura.

 

2) diaframma urogenitale

Situato inferiormente al diaframma pelvico, il diaframma urogenitale è rappresentato da una lamina muscolo-aponeurotica spessa circa 1 cm e di forma triangolare.

E’ costituito dai muscoli trasversi profondi del perineo e dal muscolo sfintere striato dell’uretra, coperti sia superiormente che inferiormente da una fascia aponeurotica (fascia costituita da tessuto connettivo fibroso).

Questi muscoli sono innevati dai rami del nervo pudendo. La contrazione del muscolo sfintere striato dell’uretra determina la chiusura forzata dell’uretra stessa, mentre quella dei muscoli trasversi profondi del perineo aumenta la resistenza del pavimento pelvico.

Nell’uomo, il diaframma urogenitale è attraversato dall’uretra (porzione membranosa) e contiene le ghiandole bulbouretrali (di Cowper); nella donnao è attraversato dall’uretra e dalla vagina e accoglie, in parte, le ghiandole vestibolari maggiori (di Bartolino).

 

3) piano superficiale degli sfinteri

E’ la parte più esterna del pavimento pelvico ed è costituita da quattro muscoli, denominati muscolo ischio-cavernoso, muscolo bulbo-cavernoso, muscolo trasverso superficiale del perineo e muscolo sfintere dell’ano. Nella parte anteriore di questo piano si trovano il clitoride e i bulbi del vestibolo.

 

Dal benessere del pavimento pelvico dipendono la salute di vescica, uretra, utero, vagina e retto.
Infatti, l’indebolimento del pavimento pelvico porta:

  • abbassamento di tutti gli organi contenuti nel bacino, sostenuti dal pavimento pelvico, causando un’alterazione delle loro funzioni (cistocele, rettocele, prolasso dell’utero);
  • urgenza minzionale;
  • incontinenza urinaria;
  • incontinenza fecale;
  • disfunzioni sessuali (vaginismo, vulvodinia, disfunzione erettile);
  • dolore pelvico;
  • lombalgia.

L’indebolimento del pavimento pelvico può esser causato da:

  • gravidanza;
  • parto vaginale (possono verificarsi lacerazioni);
  • sovrappeso/obesità;
  • infezioni urinarie ricorrenti;
  • malattie della prostata;
  • vita sedentaria;
  • interventi chirurgici agli organi pelvici;
  • incisioni chirurgiche praticate durante il parto vaginale (come l’episiotomia);
  • tensioni emotive (i nuscoli del pavimento pelvico sono  particolarmente soggetti alle variazioni neurovegetative prodotte dagli stati emotivi).

La salute del pavimento pelvico può essere compromessa anche da una serie di eventi che determinano un aumento della pressione intraddominale, quali tosse cronica, stitichezza, rinite allergica, attività sportiva troppo intensa (soprattutto se prevede un forte impatto al suolo e la contrazione dei muscoli addominali) e sforzi eccessivi (come trasportare degli oggetti pesanti).

Infine, l’invecchiamento e la menopausa provocano un rilasciamento dei muscoli, dovuto al calo degli estrogeni che rendono il pavimento pelvico meno tonico.

 

Per ripristinare la funzionalità del pavimento pelvico, il medico può consigliare una riabilitazione del perineo che consiste in tecniche riabilitative che permettono di rafforzare questi muscoli.

Nei casi molto gravi, il medico propone un intervento chirurgico per suturare o ricostruire il pavimento pelvico.

Come mantenere il pavimento pelvico in salute?

  • tenere sotto controllo il peso corporeo;
  • evitare di fumare perché la tosse incide negativamente sul pavimento pelvico;
  • prevenire la stipsi;
  • evitare di sollevare pesi eccessivi;
  • esercitare i muscoli del pavimento pelvico quotidianamente con gli esercizi di Kegel.

 

Lo yoga è utilissimo per “mantenere in forma” il pavimento pelvico: asana, esercizi di respirazione e visualizzazioni possono esser usati per imparare a “sentire” i muscoli del pavimento pelvico, e per rafforzarli.

Nello yoga, la zona del pavimento pelvico è definita “radice” (mula) ed è sede di Muladhara Chakra.
Inoltre, oltre alle posizioni yoga, possiamo eseguire il Mula Bandha che consiste nella contrazione e nel sollevamento dei muscoli del pavimento pelvico.
Mula Bandha è un grande esercizio per l’apertura di Muladhara Chakra e per il benessere del pavimento pelvico.